A Baroni quasi non sembrerà vero di poter disporre dell’intero organico in modo da aver un ventaglio di opzioni molto ampio: l’allenatore ha approfittato del ritiro per meglio collaudare il 4-3-3 (ma non ha disdegnato neppure l’utilizzo del 4-4-2), per perfezionare l’intesa tra i reparti e consolidare la familiarità tra i vari atleti. Ha parlato tante volte alla squadra e spesso si è soffermato a colloquiare con i singoli atleti nel tentativo di spronarli a dare il massimo e di renderli consapevoli del potenziale che ciascuno di loro ha a disposizione. È come se il tecnico avvertisse che la tanto attesa svolta è ad un palmo, ma occorre che tutto sia perfetto per fare in modo che la squadra comincia a mietere risultati sul campo. D’altro canto basta guardare i numeri: se da una parte sono impietosi (per quanto riguarda punti, vittorie e sconfitte, gol fatti e incassati, differenza reti e quant’altro) dall’altra paiono incoraggianti: ci riferiamo a quelli relativi ai tiri in porta, sia nello specchio che fuori, agli attacchi portati, alle azioni pericolose e alla produzione offensiva.

 

Statistiche che, alla luce degli zero in classifica, sembrano paradossali ma che annoverano il Benevento tra le squadre più propositive del campionato e con più iniziativa. Baroni a Roma ha preferito ripartire soprattutto da questi dati, che simboleggiano una squadra comunque viva e combattiva nonostante tutto quello che già gli è piovuto addosso nell’ultimo mese.

Il tecnico confida molto nel Benevento visto contro l’Inter e nei circa 15 giorni trascorsi fianco a fianco con tutta la sua truppa. L’unico motivo di preoccupazione è legato al rientro dei cinque Nazionali e dalle condizioni in cui saranno. In realtà può stare tranquillo perché Djmsiti e Belec non sono scesi in campo, Memushaj se l’è cavata contro Spagna e Italia, Parigini nel primo impegno con gli azzurrini ha giocato pochissimo (oggi è atteso dal secondo test col Marocco), e Puscas è già sulla via del ritorno dopo aver giocato 88 minuti nella vittoriosa trasferta dell’Under 21 rumena (che è in testa al girone e lui è capocannoniere delle qualificazioni) in Svizzera. 

Sezione: Avversari / Data: Mar 10 ottobre 2017 alle 15:00 / Fonte: Il Mattino
Autore: Ilaria Lauria
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