Ha voluto guadagnare un po’ di tempo, Enrico Preziosi, promettendo di comunicare le sue decisioni sul futuro del Genoa «solo a salvezza raggiunta matematicamente». Del resto il padrone del club rossoblù ha già fatto capire che la riconferma di Ballardini non è la sua prima scelta, ma ha bisogno di tempo per incontrare ed eventualmente chiudere con uno tra Nicola, Maran, Semplici, forse De Zerbi, che dopo gli ultimi complimenti non casuali del presidente pare ben più di una suggestione.

La salvezza matematica, però, potrebbe di fatto arrivare anche prima del previsto, in caso di sconfitta del Crotone oggi a Udine e di vittoria rossoblù domani sera al Ferraris contro il Verona. Ed ecco perché, anche e soprattutto in ottica futura, una partita che ai punti conta più che altro per il Verona pericolante è diventato l’appuntamento da non sbagliare anche in casa rossoblù. In ballo ci sono destini, conferme e posizioni in classifica, e ancora una volta il tecnico romagnolo – che da giorni ribadisce di voler prima finire il campionato, poi pensare al futuro – lo affronterà con la sua squadra migliore.
Se qualcosa di più della formazione del posticipo si saprà solo oggi pomeriggio, dopo le consuete (poche) parole della vigilia di Ballardini, tra scelte obbligate e giocatori che chiedono spazio una buona parte del Genoa di domani si può già immaginare. In difesa sono sicuri di un posto Rossettini e Zukanovic e dopo la prestazione di carattere dell’Olimpico potrebbe essersi guadagnato altri minuti il marocchino El Yamiq, anche se anche Biraschi, dopo il rientro in gruppo, è abile e arruolato. A centrocampo, dove Bertolacci ha recuperato dall’affaticamento della settimana, sarà difficile rinunciare alla velocità dell’ex di giornata Bessa, che soprattutto in casa spinge, crea, segna, e di Hiljemark, che venerdì lo stesso Preziosi ha definito «una pedina importantissima».

I dubbi riguardano piuttosto le fasce e l’attacco, dove nelle ultime partite l’allenatore genoano ha cambiato e ruotato molto alla ricerca di quei gol che continuano a non essere copiosi. A sinistra, dopo aver lasciato spazio a Migliore mercoledì scorso, il favorito dovrebbe essere Laxalt. A destra, dopo la staffetta con il Crotone, è un ballottaggio fra Rosi e Lazovic. In avanti invece le soluzioni sono tante e Ballardini deciderà probabilmente su chi puntare solo dopo l’allenamento di oggi.
La risalita in classifica l’ha costruita passo dopo passo affidandosi alle spalle larghe di Galabinov e Pandev, ma Medeiros ha già dimostrato di poter portare buone idee e freschezza, ad esempio. E a Roma hanno fatto capire quanto bisogno di giocare avrebbero sia Lapadula, in gol tre volte nelle ultime quattro partite («un giocatore fortissimo, è stato solo sfortunato», è l’endorsement di Preziosi per colui che con cinque reti è diventato il capocannoniere stagionale dei rossoblù), sia Pepito Rossi. Sul cui destino Preziosi a Repubblica ha risposto: «gli parlerò, sarei molto felice se rimanesse. C’era una condizione per il rinnovo che non si è verificata, ma ne troveremo altre».

In stand-by ancora per poco il discorso allenatore, Preziosi deciderà comunque entro la fine del mese o al massimo ai primi di maggio, è già partita la programmazione per l’estate. Oggi sarà presentato il ritiro estivo a Neustift, in Tirolo, in programma nelle due settimane centrali di luglio, mentre è scaduto il contratto con Bardonecchia per la seconda parte di preparazione.

Sezione: Avversari / Data: Dom 22 aprile 2018 alle 12:00 / Fonte: La Repubblica di Genova
Autore: Anna Vuerich
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