La gara con la Roma aveva illuso, contro il Genoa il Verona è tornato sulla terra. L'Hellas apprezzato contro i giallorossi aveva fatto presagire qualcosa di molto positivo per l'intera stagione. Una settimana dopo il crollo contro il Genoa in una gara dove il Verona non ha non solo espresso gioco ma ha anche evidenziato una condizione fisica precaria.

Il Genoa è sempre arrivato prima sul pallone con la truppa di Mandorlini apparsa legnosa e puntualmente in ritardo nei contrasti e nelle ripartenza. Un passo indietro enorme rispetto a quello visto nella prima giornata dove l'Hellas aveva annullato gli uomini di Garcia che a sua volta hanno annientato la Juventus nell'ultima giornata. A Marassi abbiamo visto una squadra spaesata, senza idee che ha creato pochissimo e solo con l'ingresso di Pazzini in campo è andata vicino al gol proprio con l'ex milanista che ha colpito una traversa. Troppo poco se pensiamo a quanto accaduto la settimana prima.

Ora arriva la sosta e fa strano dirlo dato che siamo all'inizio della stagione, ma capita a puntino. Con l'infortunio di Hallfredsson la pausa consentirà a Mandorlini di provare Viviani nel ruolo di regista e sperare nel recupero di Helander che potrà dare una mano considerevole alla difesa, reparto sotto le critiche di molti dopo la sconfitta col Genoa.

Sezione: Editoriale / Data: Mer 02 settembre 2015 alle 09:00
Autore: Stefano Bentivogli / Twitter: @sbentivogli10
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