Dire che si è fatto rimpiangere è poco. Pierluigi Gollini è cresciuto parecchio dai tempi in cui vestiva la maglia del Verona. L’esperienza in Inghilterra ed ora la maglia da titolare di un’Atalanta che punta in alto tra campionato ed Europa League. Il «Gollo» è diventato un vero numero uno e l’Hellas se n’è accorto perché, se i gialloblù tornano a casa a mani vuote, la «colpa» è anche sua.

SARACINESCA
Persino il suo amico Zaccagni si è dovuto arrendere, certo di poter segnare il gol della bandiera a partita ormai finita. «Mi ha guardato subito male dopo la parata che gli ho fatto», ride il giovane portiere. «Mi ha fatto una faccia … Però ero troppo determinato a fare bene e non prendere gol. Zacca è un amico, un po’ lo conosco e, anche se me l’ha messa dove meno me l’aspettavo, sono riuscito a chiudergli lo specchio della porta». Se Zaccagni rosica, che deve dire Kean, allora? «È vero», ammette Gollini, «ma era una partita troppo speciale per me. Normale fosse così. A Verona ho esordito in Serie A e rimarrà per sempre una piazza speciale perché ho passato due anni fantastici nonostante la retrocessione. Questa volta, però, eravamo avversari e mi ha stimolato a fare bene».

CUOREHELLAS
Onesto, il numero uno atalantino, anche quando pensa alla situazione della sua ex squadra. «Ovviamente, spero sempre che l’Hellas faccia bene. Voglio fare un grosso in bocca al lupo ai miei ex compagni, a tutti i ragazzi ed anche alla società. Gli auguro assolutamente di restare nella massima serie».

SIAMOTOSTI
Intanto, è l’Atalanta a godersi un momento speciale, una crescita palpabile. «Siamo tosti», ammette. «Il merito è da dividersi tra tutti noi. Ci alleniamo sempre molto forte nonostante le molte partite che siamo costretti a giocare. Riusciamo a tenere la tensione alta anche quando molti si aspettano un nostro calo. Siamo come una famiglia, con tanti stranieri ma uniti e compatti. La nostra testa è solo e sempre per il raggiungimento dell’obiettivo finale».

L’APPLAUSO
Insomma una macchina da guerra, la squadra allenata da Gasperini. Ma anche il più duro si scioglie davanti all’applauso dei quattrocento tifosi del Verona. «Mi ha fatto tanto piacere, ci tengo molto all’Hellas. Nonostante non sia più un giocatore gialloblù, mi sento ancora molto legato a quei colori». Atalanta destinata a fare una grande stagione, probabilmente, ma gli ex compagni di Pierluigi? «Gli auguro di salvarsi», conclude. «Ci sarà da lottare, come sempre, ma io glielo auguro con tutto il cuore».

Sezione: Ex gialloblù / Data: Gio 26 ottobre 2017 alle 12:00 / Fonte: L'Arena
Autore: Ilaria Lauria
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