L’abbraccio con Sandro Mazzola la dice lunga sull’affetto che Luca Siligardi, oggi al Parma, nutre ancora nei confronti col Verona. L’occasione gliel’ha offerta la condivisione del Centro sportivo di Collecchio, sede del ritiro anticipato del Verona in vista della sfida salvezza con il Sassuolo.

«Loro si allenano al mattino» ci racconta Siligardi, «noi al pomeriggio, quindi non c’è problema. Sono andato sia in albergo che al campo. L’Hellas ti resta dentro». Nell’abbraccio del fantasista gialloblù a Sandro Mazzola c’è tutto l’affetto che prova Siligardi verso il Verona. «Mi sento ancora con capitan Pazzini, Coppola e Caracciolo. Con loro avevo legato più che con altri ma lo spogliatoio l’anno scorso era molto unito. Mi auguro che il Verona possa risalire in classifica».

 

«SILI» E IL PARMA. Tre anni di contratto per un progetto serio. «Quello che mi ha conquistato», racconta l’attaccante di Carpi, «certo mi sarebbe piaciuto fare la Serie A, ma qui sto molto bene. Sono vicino a casa come del resto lo ero quando abitavo a Verona e poi stiamo facendo un bel campionato. Come sapete la serie B è molto lunga, bisogna far punti e farsi trovare pronti a primavera».

 

DEBITO PAGATO. Siligardi apre il libro dei ricordi con l’Hellas e si sente con la coscienza a posto. «Ero arrivato con tanto entusiasmo», ci svela, «purtroppo Mandorlini non poté avere la rosa a disposizione fin dal ritiro. L’infortunio a Toni, a Pazzini e tanti altri ci hanno condizionato la stagione. Ci tenevo a riscattarla e per questo l’anno scorso fui felicissimo della promozione in B. È stato un anno complicato e poi nel finale abbiamo avuto delle difficoltà però la vittoria nel derby col Vicenza ed il pareggio con il Carpi ci avevano aiutato molto. Per quello anche quest’anno dico ai ragazzi di non mollare. A volte basta anche pareggiare».

 

MATCH DA VINCERE. Siligardi segue il Verona in tv. «Appena gli impegni me lo consentono sì. Con il Bologna l’ho vista. Il calcio è maledetto. Se c’era una squadra che doveva vincere quella era l’Hellas. Adesso c’è il Sassuolo, una formazione che conosco molto bene. Loro non stanno attraversando un grande momento. Paradossalmente anche se non arrivano i risultati sta meglio il Verona. Il Sassuolo ha vinto a Benevento all’ultimo assalto ma ha sofferto tutta la gara.

L’Hellas ci deve provare, poi ho saputo che rientrano Bessa, Kean e Ferrari. I gialloblù devono avere tutta la rosa a disposizione. Per loro le prossime tre partite sono fondamentali. Devono fare punti ma piuttosto che perdere non bisogna buttare via il pari. Pensate se il Verona non avesse perso col Bologna e col Cagliari. È lunga la strada per la salvezza bisogna davvero sempre muovere la classifica».

 

PERIODO SIMILE. Siligardi è ragazzo sincero e ammette: «Purtroppo ho visto un po’ di scoramento come due anni fa. Però rispetto a noi, loro sono partiti con meno aspettative e con consapevolezza di dover lottare. Quel Verona fu costellato di infortuni fin dal ritiro. Ricordo che a Peschiera a volte eravamo in sei-sette titolari. L’Hellas che invece ho visto col Bologna mi sembra che abbia più possibilità, più brillantezza. Spero che il Pazzo trovi presto una delle sue giocate, per aiutare il gruppo a fare quei punti che necessitano per tornare vicinissimi alla quota salvezza»

 

CROTONE DOCET. Siligardi poi ci racconta un retroscena. «L’anno scorso», prosegue l’attuale attaccante del Parma, «spesso negli spogliatoi dopo l’allenamento commentavamo il campionato del Crotone. I calabresi nel girone di ritorno credo che abbiano fatto gli stessi punti o poco ci manca della Juve che poi ha vinto lo scudetto. La squadra di Nicola deve servire da esempio per i miei ex compagni. Sicuramente non è facile star su con il morale, però domani devono far punti. Alla fine basta una vittoria e un pareggio e sei di nuovo in corsa. Dai che segna Pazzini a Sassuolo...»

Sezione: Focus / Data: Ven 24 novembre 2017 alle 09:00 / Fonte: L'Arena
Autore: Giorgia Segala
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