Intervistato da TuttoC.com il tecnico Sandro Pochesci si è soffermato sul caos in cui il calcio italiano è caduto nel corso dell'estate tornando anche sulle frasi polemiche in merito alla mancata qualificazione dell'Italia ai Mondiali di Russia: “Purtroppo quello che avevo detto si è verificato, anche sotto l'aspetto di un calcio malato a causa di una classe dirigenziale che ha portato allo scempio, ai campionati falsati di B e C. Ma si va avanti, e io confido nei nuovi presidenti, che rispetto a quelli del passato sono uomini di calcio, dal declino portato da Tavecchio si può solo risalire. Mi ha fatto male non vedere l'Italia ai Mondiali, competizione dove andava non da comparsa, ma sempre da favorita, io mi sono rifiutato di vederli. Non siamo gli inventori del calcio, ma prima ci rispettavano tutti, poi è stato il caos. Chi gestisce solo per i propri interessi, e le persone son sempre le stesse, deve essere cacciato. I campionati vanno fatti con delle regole che tutti devono rispettare e che nessuno deve stravolgere a proprio piacimento altrimenti a pagare sono società sane come l'Entella. Ma prima ancora di questo servono le strutture e i centri sportivi di proprietà, come all'estero, dove tutte le formazioni di un club si allenano nel medesimo sito e poi gli stranieri. Io metterei obbligatoriamente un minimo di 6 calciatori italiani in campo, e in rosa almeno 5 provenienti dal settore giovanile che, come detto, deve poter contare su strutture, impianti e istruttori qualificati. - continua Poschesi parlando anche delle squadre B - Il senso del fallimento. Solo la Juventus ha aderito, e per altro con una formazioni di stranieri e over, tanto valeva ripescare squadre come Taranto o Messina che fanno 12mila spettatori allo stadio. La Juventus vuole la Serie B per i contributi, così non si sta valorizzando nessuno. Le U23 devono nascere per dare poi i giovani alle Nazionali U19, U20 e U21. Le big possono aiutare il calcio solo se accettano di far giocare sempre almeno tre giocatori della Primavera, da formare. Porto l'esempio di Plizzari, classe 2000 del Milan che avevo a Terni, con me 23 presenze, ora fa il quarto ai rossoneri. Come è possibile? E come si fa a formare così i giovani?"

Sezione: Focus / Data: Ven 16 novembre 2018 alle 18:00 / Fonte: tuttomercatoweb.com
Autore: Ilaria Lauria
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