L'Hellas Verona si riaffaccia in Serie A dopo un anno di purgatorio in cadetteria, unica delle retrocesse a ritrovare immediatamente la massima serie, dopo una stagione complicata e al di sotto delle attese. Partita con i favori del pronostico come la squadra che doveva ammazzare il campionato, l'undici di Fabio Pecchia ha vissuto una stagione altalenante, troppo dipendente dai gol del suo capitano e centravanti Giampaolo Pazzini, chiusa col secondo posto dietro la sorprendente SPAL con gli scontri diretti a evitare le forche caudine dei play off dove invece è caduto il Frosinone. Ora la società veneta vuole tornare a recitare un ruolo di primo piano in Serie A come ai tempi della prima promozione quando Andrea Mandorlini sedeva in panchina e Luca Toni guidava l'attacco.

DA DOVE RIPARTIRE - In generale la squadra non necessita di una grande rivoluzione essendo probabilmente la più pronta per affrontare la Serie A fra le tre neopromosse. Davanti si riparte da un centravanti di razza come Giampaolo Pazzini, capocannoniere dell'ultima serie cadetta, che ha voglia di riscattarsi e dimostrare il proprio valore dopo un passaggio a vuoto nella sua prima annata in gialloblù. A centrocampo qualità e quantità non mancano con Romulo tornato sui livelli che gli avevano consentito l'approdo alla Juventus e pedina preziosissima per la sua duttilità, Daniel Bessa in rampa di lancio e i fratelli Zuculini – Bruno e Franco – che possono dare tanto in termini di corsa e forza. Dietro Eros Pisano garantisce esperienza, mentre in rampa di lancio ci sono i giovani Matteo Bianchetti e Alex Ferrari, quest'ultimo entrato nel giro della Nazionale, ma di proprietà del Bologna, mentre Nicolas può garantire affidabilità fra i pali.

COSA MIGLIORARE - In avanti qualcosa andrà fatto e molto dipenderà dal modulo che si deciderà di adottare. Se sarà ancora 4-3-3 servirà almeno un innesto nel reparto degli esterni visto che Mohamed Fares appare ancora acerbo e Davide Luppi resta un punto interrogativo nella categoria, un innesto di spessore che possa garantire gol e assist per il centravanti designato Pazzini. L'Hellas inoltre necessita di un'alternativa all'ex di Milan e Sampdoria visto che in questa stagione troppo spesso la squadra ha faticato senza di lui o quando Pazzini incappava in una giornata negativa. Alternativa che potrebbe anche essere rappresentato da un giocatore che possa affiancarlo in caso di passaggio a un modulo che prevede le due punte. Antonio Cassano, con cui Pazzini ha giocato alla Sampdoria, è il sogno di mercato del club veneto che punterebbe sul suo rilancio e la sua voglia di riscatto per puntare a qualcosa più della salvezza. Anche a centrocampo un acquisto di qualità in regia potrebbe essere necessario nonostante quello resti il reparto probabilmente più attrezzato di tutta la rosa.

COSA CAMBIARE - Nonostante sia stato confermato e blindato dal direttore sportivo Fusco, la scelta di continuare con Fabio Pecchia sulla panchina può essere di quelle rischiose specialmente alla luce di una stagione come quella appena conclusa in cui il tecnico ha portato a casa l'obiettivo minimo senza però convincere pienamente e non riuscendo a incidere in maniera positiva nella stagione. Passando alla squadra, la difesa è il reparto che necessita di maggiori interventi visto che Antonio Caracciolo è un'incognita in Serie A, Dejan Boldor appare ancora troppo acerbo e Nicolò Cherubin è stato troppo spesso fermato dagli infortuni. Servono quindi almeno due centrali d'esperienza, tre se andrà via Ferrari, e di fisico per reggere l'urto la nuova categoria e sopratutto con gli attaccanti delle big. A destra manca un ricambio adeguato a Pisano nonostante la possibilità di arretrare Romulo e bisognerà intervenire così come sulla fascia mancina dove al momento vi sono solo Michelangelo Albertazzi, altro giocatore spesso bloccato da problemi fisici, e Samuel Souprayen.

Sezione: Focus / Data: Ven 09 giugno 2017 alle 17:30 / Fonte: tuttomercatoweb.com
Autore: Ilaria Lauria
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