Montipò 6 partita quasi di ordinaria amministrazione fino alla zampata di Mandragora che disinnesca con prontezza di riflessi. Fulminato dal destro di Beltran;

Tchatchoua 6 Chiude la strada a Sottil prima e a Kouamè poi, sfruttando anche la sua velocità. Nella ripresa appoggia l’azione offensiva con il contagocce;

Hien 5,5 Controlla bene Nzola mentre è goffo nell’intervento in chiusura dal quale nasce la rete viola. Vicino al gol su corner quando Terracciano smanaccia un suo colpo di testa destinato in rete;

Magnani 6 Chiusure con i tempi giusti, spazzando senza ricami quando serve. Costretto al cambio, forse, per qualche problema fisico (dal 1’ s.t. Amione 5,5 interventi efficaci ma sempre con un pizzico di affanno di troppo);

Terracciano 6 partita di copertura votata a sbarrare la strada alle accelerazioni del sempre pericoloso Ikonè;

Hongla 6  ordinato in copertura, scolastico in fase di costruzione dove può dare di più;

Suslov 6,5 Al fianco di Hongla mostra vivacità e inventiva, garantendo anche un costante apporto in fase di contenimento. Lascia perplessi la sua sostituzione (dal 17’ s.t. Dawidowicz 5,5 subito ammonito gioca con il freno tirato. Il suo impiego sulla mediana è sembrato fuori luogo);

Ngonge 5 Imperdonabile il suo errore in tap-in sul rigore fallito da Djuric. Tenta di rifarsi in altre due occasioni ma trova sulla strada un Terracciano in vena di miracoli. Nella ripresa, inaspettatamente si eclissa;

Folorunsho 6,5 Partita di enorme sacrificio, per scelta tattica è sempre il primo ad aggredire il portatore di palla. Bravo e tenace a conquistare dopo due minuti il rigore, poi fallito da Djuric (dal 38’ s.t. Mboula s.v.);

Lazovic 5,5 Poco appariscente ma efficace in entrambi le fasi. Manca, però, la spunto degno di nota (dal 30’ s.t. Saponara s.v. ha voglia di ben figurare davanti al suo vecchio pubblico, ma non trova occasione)

Djuric 5 Solito sfiancante lavoro di sponda e niente altro. Peccato per il rigore fallito che avrebbe potuto dare tutto un altro senso alla partita (dal 17’ s.t. Henry 5,5 entra in campo quando la squadra abbassa troppo il baricentro. Il suo ingresso non si avverte);

Baroni 6 Per almeno sessanta minuti la squadra è ordinata, solida dietro e pungente davanti dove costruisce alcune pericolose palle gol, disinnescate da un miracoloso Terracciano, che para anche il rigore di Djuric. Nella seconda metà della ripresa il baricentro diventa troppo basso e i viola ne approfittano per alzare la testa e trovare il vantaggio. Poco comprensibile la sostituzione di Suslov con Dawidowicz che ha finito per togliere dinamicità in mezzo al campo. Se c'era una squadra che doveva vincere questo era il Verona ma quando si sbaglia troppo si rischia sempre di pagare oltremisura.

Sezione: Le Pagelle / Data: Dom 17 dicembre 2023 alle 18:00
Autore: Enrico Brigi / Twitter: @enrico_brigi
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