E segna sempre lui, Pazzini, che con 10 gol in sole 6 gare si candida a cancellare la messe di reti di Cacia nell’ultima scalata veronese in A. La sfida con l’ex, il ragazzo di Calabria oggi in bianconero, è saltata: la punta dell’Ascoli non ce l’ha fatta a smaltire la botta alla caviglia. Pazzini gol, una manna dal cielo, anche perché riesce a spingere in rete, come tira molla e di testa, proprio mentre il Verona soffre la rabbia dell’Ascoli, la classifica da pericolante. Pazzini nel dopo gara non ha parlato, preferendo lasciare la scena ad amici e rivali. «Nell’intervallo ci siamo incrociati - svela Aglietti - e, essendo amici, ci siamo presi simpaticamente in giro. Non ha fatto fatica ad ammettere che aveva realizzato un gol pesantissimo proprio mentre doveva stare sotto minimo 2-0». Non sa se sorridere o rammaricarsi per lo stop interno Aglietti, ex punta del Verona e amico del capitano. «Io lo ricordo quando allenavo la Primavera Samp, in quegli anni era con Cassano in prima squadra, con le loro giocate sognava una tifoseria intera...». Già, proprio come fa oggi Verona. «Potete dirglielo, il secondo gol - rincara sorridendo Aglietti - l’ha fatto con la palla che gli è capitata addosso ed è finita dentro...», ma il viso ha l’espressione d’un omaggio ammirato al rivale e all’amico.

LEADER Pecchia di Pazzini ricorda il peso specifico. «È un campione, chi ha giocato a calcio si bea nel vederlo stare in campo, ed è impressionante il fiuto per il gol, la capacità di stare al posto giusto nel momento nevralgico della gara...». Proprio come nelle due reti, l’apertura e la chiusura dell’1-4 che può divenire storico. Se il Verona continua di questo passo, cinico e vincente anche regalando 30’ all’avversario, è facile dalla vetta non lo schiodi più nessuno.

IL RAGAZZINO E IL PROF Nel 4-1 c’è anche la festa di Zaccagni, al primo gol in B. Entra, permette a Bessa di entrare nel vivo degli attacchi, e segna: «Pazzini? Mi incanto in allenamento a guardarlo, e giocare al suo fianco è un piacere, imparo». Impara e si fa contagiare, il suo gol è una chicca da ricordare. In tribuna esultano i parenti gli ascolani fischiano. Poi capiscono, la gioia, e finisce lì... onore ai primi. Specie se stravincono non giocando ancora al meglio.

Sezione: News / Data: Dom 16 ottobre 2016 alle 14:56
Autore: Stefano Bentivogli / Twitter: @sbentivogli10
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