Un caso più unico che raro quello che sta portando alla ribalta il Verona e la sua tifoseria in questi giorni. Dopo la decisione di chiudere la Curva Sud per ben due giornate dopo i 'presunti' cori razzisti nei confronti del giocatore del Milan Sulley Muntari, in città ed oltre non si parla d'altro. 

Il Verona è corso al contrattacco con un ricorso d'urgenza (la commissione si unirà nella giornata di domani) mentre il Presidente Maurizio Setti ha inviato una lettera ai direttori di tutti i principali giornali italiani chiedendo aiuto a comprendere l'assurda decisione della Procura Federale. 

La società scaligera però non è da sola e infatti, dopo aver provato l'innocenza dei tifosi del Verona con la pubblicazione delle immagini televisive dei minuti incriminati, ha ricevuto dall'intero mondo del calcio e non parole di vicinanza. 

Nella giornata di ieri ha parlato il Questore di Verona Danilo Gagliardi, ai microfoni di Radio Bella & Monella: "Non abbiamo sentito nulla"; mentre il Milan ha fatto sapere di giudicare eccessiva una sentenza come quella di martedì per qualcosa che nessuno ha percepito. Addirittura, scrive la Gazzetta dello Sport, è stata ricevuta una telefonata dal Presidente Setti da parte di Adriano Galliani, il quale ha comunicato la vicinanza rossonera in questa faccenda. Sempre dalla 'rosea' si legge di un giro di telefonate dai dirigenti di Serie A e di un'insofferenza crescente in Lega sui ristretti margini di difesa per le società in casi come questo.

Rimane quindi la parola dei tre commissari presenti domenica al Bentegodi, tra l'altro ieri querelati dal Comune di Verona per il danno d'immagine arrecato alla città. Parola però che assume di ora in ora valore sempre minore. La verità, alla fine, prima o poi viene sempre a galla. 

Sezione: Primo Piano / Data: Gio 23 ottobre 2014 alle 12:04
Autore: Elisabetta Zampieri / Twitter: @bettazampieri
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