Sono parole dure e di rabbia quelle espresse dal direttore generale Giovanni Gardini in conferenza stampa. Il DG gialloblù ha a lungo parlato dei tre procuratori federali e dei possibili scenari che potranno accaderà alla squadra:

“Siamo davvero molto arrabbiati per quello che sta succedendo. Pretendiamo la verità, non vogliamo che venga insabbiato qualcosa che non è esistito. Domenica erano presenti ben 27.125 spettatori e nessuno, ad eccezione dei tre ispettori della Procura Federale, ha sentito cori discriminatori. Non è ammissibile una cosa del genere. Non pretendiamo le scuse, ma la verità. Pensate, 3.000 persone fanno un gesto e nessuno si sente in dovere, tra gli ispettori della Procura Federale, di avvisare le Forze dell'Ordine. Questo episodio è accaduto a noi ma potrebbe succedere anche ad altre squadre. Inoltre il Milan ha già avuto episodi simili come contro la Pro Patria e il Sassuolo. In quelle due gare i giocatori in campo si sono fermati, domenica invece no. Qualcuno me lo deve spiegare. Ringraziamo tutti per aiutarci in questa ricerca della verità, ora assumiamoci responsabilmente delle responsabilità. Quando sbagliamo abbiamo sempre chiesto scusa, in questa circostanza io sono avvelenato prima come uomo, poi come dirigente e come direttore generale dell'Hellas Verona”.

Perché è successo questo? Gli ispettori devono essere adeguati alle partite, loro avevano l’obbligo di informare le Forze dell’Ordine ma non lo hanno fatto. Questo è un problema serio. Purtroppo le norme ci impediscono di difenderci. Ci sono tre soluzioni davanti a noi, la conferma della sentenza, la cancellazione o un supplemento di indagine”.

Cosa accradrà? “Venerdì saremo a Roma dove verrà discusso il nostro ricorso. Come ho già detto abbiamo tre opzioni davanti a noi. C’è la possibilità di difendersi ma è una lotta impari. Se la squalifica verrà confermata abbiamo in mente delle iniziative ma vogliamo credere che la verità prenderà il sopravvento. E' grottesco definire una situazione in tre persone sembrano cadere dalla Luna, arrivano e scrivono senza aver mai avvisato nessuno”.

Sezione: Primo Piano / Data: Gio 23 ottobre 2014 alle 17:10
Autore: Matteo Rocchini / Twitter: @RoccoN71
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