Le prime dichiarazioni di Fabio Pecchia come nuovo allenatore gialloblù:

"Essere qui è una grande emozione. Col presidente Setti ci siamo conosciuti e piaciuti subito, il mio arrivo qui è una scelta consapevole e consensuale, volevo fortemente allenare il Verona. Il motivo di questa scelta? La società è prestigiosa, inoltre squadra e tifoseria sono di quelle importanti. Non potevo lasciarmi sfuggire un'occasione simile. Il mio Verona? Giocheremo col 4-3-3, ma i moduli contano fino ad un certo punto: ciò che conta è lavorare sul gruppo e sulla mentalità, avere uno spogliatoio forte, solo così si può affrontare una stagione calcistica: partendo dalla testa. Con il ds i contatti sono costanti: cerchiamo giocatori con qualità morali, che siano orgogliosi di venire a Verona e vestire questa maglia. Nel momento in cui mi daranno una maglia per allenare, mi si appiccicherà addosso. Il mio futuro è l'Hellas e darò tutto per questa squadra e questi colori. Il ds Fusco? Ho fiducia nel suo lavoro, arriveremo in ritiro con la struttura della squadra già pronta. Il mio obiettivo è tirare fuori il massimo dai giocatori. Come rimediare alle conseguenze della retrocessione? La squadra ha valori importanti, basti pensare alle ultime partite con Juve e Milan. L'importante sarà gettare basi solide a partire già dal ritiro. Toni e Pazzini? Luca resta fondamentale, anche non scendendo più in campo. Ormai è diventato un simbolo per questa società, e il suo apporto è imprescindibile. Pazzini deve fare quel che sa fare, puntiamo molto su di lui. Ho un'enorme fiducia in lui e nel suo potenziale. Quale sarà la rivale del Verona? Adesso è troppo presto per parlare, bisognerà partire cercando di creare un ambiente positivo e portando entusiasmo. I giovani? Sono fondamentali per la squadra, potranno dare il loro contributo. Il gran lavoro fatto da mister Pavanel e da tutto il settore giovanile ci dà una marcia in più. La mia esperienza? Da giocatore ho avuto molti allenatori, e da ognuno di loro ho appreso qualcosa, soprattutto Gigi Simoni. Come vedo io il calcio? La squadra deve saper gestire ogni situazione ed essere consapevole dei propri mezzi, oltre ad essere equilibrata fisicamente e mentalmente. Il mercato? Come ha detto il ds, non viene venduto nessuno ma tutti sono sul mercato."

Sezione: Primo Piano / Data: Mar 21 giugno 2016 alle 19:40
Autore: Giorgia Segala
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