Lunga intervista su La Gazzetta dello Sport del presidente della Lega B Mauro Balata che ha affrontato i temi caldi della cadetteria a partire dalla mancata iscrizione di Avellino, Bari e Cesena: “Ogni estate tutto questo si ripete ritualmente, è il momento di dire basta. Bisogna trovare gli strumenti più adeguati per far sì che chi entra nel calcio abbia tutti i requisiti per gestire al meglio le società, dare garanzie a intere comunità e consentire a noi delle leghe e delle istituzioni di avere certezze. Adesso ne abbiamo davvero poche, e i tempi sono sempre lunghi, ricorsi, controricorsi. Bisogna mettere mano pure a questo e accelerare la definizione di questi procedimenti in modo da arrivare con anticipo a dare certezze sulle iscrizioni ai campionati. Ci sono società e imprenditori sani che sono sempre più demotivati perché si rendono conto che il mondo del calcio ha regole diverse da quelle dell’economia. Tutti noi, a partire dalla Figc, dobbiamo attivarci per tutelare e preservare gli imprenditori perbene che hanno a cuore le loro squadre. E dobbiamo trovare gli antidoti affinché chi non è portatore di interessi sani resti fuori dal sistema. Chi non gestisce le società in maniera virtuosa mette a repentaglio la credibilità del movimento e produce anche danni incalcolabili a intere città. Giancaspro? Ha inviato un'istanza di riammissione del Bari che la FIGC dovrà valutare. Mi limito a dire che alla luce di quanto accaduto in questi giorni l’istanza suona paradossale. - continua Balata - Serve un’autorità indipendente che possa attribuire patenti di legalità e trasparenza ai soggetti che intendono rilevare il controllo dei club. Ci sono organismi che hanno strumenti più efficaci dei nostri con cui si può aprire un dialogo e magari attivare protocolli di intesa. B e C? C’è un problema di sostenibilità economico-finanziaria che riguarda tutto il sistema. La regolamentazione che disciplina la mutualità è iniqua, alla luce di una comparazione con gli altri Paesi, all’estero le seconde divisioni percepiscono nettamente di più. Si è creato un abisso tra le due leghe che non produce benefici neanche alla Serie A. Sarà opportuno aprire un confronto perché si arrivi a una crescita comune. Ripescaggi? È una regolamentazione che proviene dalla Figc, non è semplicissimo riuscire a interpretarla. Credo che la garanzia migliore sia quella della presenza del commissario Fabbricini, che è persona trasparente. Prima o poi, comunque, dovremo avere il coraggio di fare la riforma dei campionati. Il numero di club “pro” non è più sostenibile”.
Sezione: Rassegna / Data: Lun 23 luglio 2018 alle 14:00 / Fonte: tuttomercatoweb.com
Autore: Ilaria Lauria
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