L’Hellas Verona ha esordito nella massima serie sabato sera al Bentegodi, subendo una sconfitta per 3-1 per mano del Napoli. I partenopei hanno dimostrato senza alcun dubbio la loro superiorità e il loro differente livello di preparazione rispetto ai gialloblù, ma quello che più attira l’attenzione è la condizione dei neo-acquisti del Verona.

Fatta eccezione per Verde, infatti, i nuovi arrivati sono stati protagonisti di prestazioni insufficienti, palesando di essere più fuori condizione del previsto: Heurtaux è stato il peggiore della linea difensiva, con Caceres che non ha brillato particolarmente più del compagno, Buchel si è a malapena visto e Cerci, fatta eccezione per un tiro in porta, non ha fatto un granché se non farsi trovare più volte in fuorigioco.

 

IL CASO PAZZINI – In tutto questo, Pecchia ha sorpreso tutti decidendo di non schierare Pazzini titolare, con l’11 gialloblù che, messo in campo nei minuti finali della gara, ha mostrato subito tutta la sua grinta e la sua importanza mettendo a segno un gol dal dischetto ed indirizzando un inequivocabile gesto di stizza verso il proprio tecnico.

La presenza dal 1’ di Pazzini avrebbe cambiato gli equilibri della partita? Forse. La controprova chiaramente non si può avere, ma certo è che l’esperimento messo in atto da Pecchia è fallito: Bessa fuori ruolo non ha reso quanto poi invece ha fatto una volta rientrato nei ranghi, Cerci era troppo in affanno e in avanti il Verona non è quasi mai riuscito a pungere; così com’è vero che Pazzini, una volta entrato in campo, ha portato una ventata d’aria fresca galvanizzando i compagni con la sua rabbia (agonistica e non): si è infatti visto un Verona che negli ultimi minuti si è reso pericoloso ed è riuscito perfino ad impensierire gli azzurri.

 

LE DICHIARAZIONI DI PECCHIA – Ai microfoni della stampa, Pecchia ha poi dichiarato che la scelta di escludere Pazzini è stata puramente tecnica e la rifarebbe, visto che aveva bisogno di maggior velocità e non voleva dare alcun riferimento alla difesa del Napoli (CLICCA QUI per l’intervista integrale post-partita di Fabio Pecchia). Queste parole non convincono nessuno, visto come sono andate le cose. E visto anche che di velocità offensiva in campo, da parte dei gialloblù, non se n’è vista.

 

SEGNALE PER LA SOCIETÀ? – Una domanda però è lecita: già diverse settimane fa, il tecnico scaligero ha dichiarato alla stampa, senza troppi giri di parole, di aver chiesto alla società un vice-Pazzini degno del ruolo. Ad oggi, però, non è ancora arrivato nessuno.

È possibile che questa esclusione, in realtà, fosse un segnale chiaro nei confronti della società, essendo ormai il calciomercato agli sgoccioli? La dimostrazione pratica del fatto che la sua richiesta è più che lecita e non un semplice capriccio da allenatore?

Effettivamente contro il Napoli l’impressione è stata che, senza Pazzini, il Verona davanti non riuscisse proprio a dare preoccupazioni agli avversari. Pecchia potrebbe aver approfittato di una partita difficile già sulla carta per dare una lampante dimostrazione al club, il quale non può non accorgersi di quanto manca per completare la rosa, né evitare di muoversi ancora sul mercato prima della chiusura dello stesso.

 

VERSO IL CROTONE – Sono solo supposizioni, l’unica cosa concreta è la consapevolezza che la verità probabilmente non la sapremo mai. Contro il Crotone, però, difficilmente Pecchia ripeterà questa sua scelta: allo Scida sarà obbligatorio vincere, per raccogliere punti ma anche per lanciare un messaggio alle avversarie: il Verona è vivo e darà filo da torcere.

Con Pazzini in campo.

 

 

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Sezione: Editoriale / Data: Lun 21 agosto 2017 alle 11:00
Autore: Giorgia Segala
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