La partita con il Sassuolo, soprattutto dopo il pareggio ottenuto nel pomeriggio dallo Spezia, era diventata ancor di più il match da vincere a tutti i costi. Per un'ora abbondante, invece, con i neroverdi in vantaggio, il Verona si era ritrovato ad avere già un piede e mezzo in serie B. Ma quando la sorte sembrava essere irrimediabilmente segnata ecco quello che non ti aspetti. Il colpo di testa di Ceccherini per il pareggio ha riacceso lo stadio che è letteralmente esploso in un assordante urlo di gioia quando è arrivata la rete della vittoria. A regalare il successo, ironia della sorte, proprio Adolfo Gaich. Il centravanti argentino, oggetto nelle ultime settimane di molte, e in alcuni casi giustificate, critiche, ha estratto dal suo cilindro magico il colpo da maestro. Il regalo di Consigli vale una sorpresa nell'uovo di Pasqua ma teniamo conto che occasioni del genere, come quella capitata all'attaccante gialloblù, nove volte su dieci finiscono fuori dalla porta. 

I due secondi che hanno accompagnato il pallone fino in rete sono stati i più lunghi e probabilmente emozionanti della storia gialloblù. Festeggiare il 120esimo compleanno con una serata del genere non ha prezzo. Nel calcio, vince chi segna e non sempre chi merita. Anche questo è il bello o il brutto - dipende dai punti di vista - di questo sport. Prendere o lasciare.

La cosa più importante è che la squadra di Zaffaroni è rientrata nella lotta per la salvezza e ora, con nove partite da giocare, può iniziare un'altra storia tutta da scrivere. 

Sezione: Editoriale / Data: Dom 09 aprile 2023 alle 14:00
Autore: Enrico Brigi / Twitter: @enrico_brigi
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