A ll’ora di pranzo l’Hellas è arrivato a Fiera di Primiero. Ci resterà fino al 22.Da lì parte il Verona targato Fabio Grosso. Una squadra rinnovata, reduce da una sventurata stagione in Serie A, conclusa con una retrocessione che ha prodotto uno scollamento forte tra la tifoseria e il club, creando una distanza che può essere annullata solamente da una cosa: i risultati.

RIVOLUZIONE Il presidente Setti non ha badato alle perplessità espresse dalla piazza e ha puntato come d.s. su Tony D’Amico, che ha agevolato l’approdo di Grosso, da tempo suo amico, ed è la quarta coppia che lavora per il Verona con Setti dopo Sogliano, Bigon e Fusco come manager, Mandorlini, Delneri e, infine, Pecchia come allenatori.

NOVITÀ La costante, dallo scorso campionato in qua, è lo scetticismo della tifoseria nei confronti di Setti. Le contestazioni non si interrompono, passano dai comunicati diffusi via web a striscioni e cartelli. Il clima attorno al Verona non è accompagnato da segnali di fiducia, ma la dirigenza spinge per portare quelle novità che servono per allontanare le diffidenze. Ossia, in primis, l’allestimento di una rosa che legittimi le ambizioni di risalita in A, traguardo che con Setti è stato colto per due volte (nel 2013 e nel 2017). Ieri mattina è stato ufficializzato l’ingaggio in prestito di Gustafson, prelevato dal Torino dopo i sei mesi al Perugia. Venerdì il Verona ha formalizzato il ritorno di Boldor da Bologna. Con Laribi è tutto fatto, in attesa del Cesena. Ci sono poi stati il prolungamento del prestito di Matos con l’Udinese, il sì a titolo definitivo di Cisse (preso nell’operazione che ha svincolato Grosso dal Bari) e il triennale siglato da Almici. D’Amico adesso attende Di Gaudio dal Parma, mentreèpiù difficile avere Favilli dalla Juve. Non solo: il Verona ha anche chiesto al Torino il prestito di Aramu, l’alternativa resta Buonaiuto (Perugia).

DOPPIA SFIDA Inizia così la sfida dell’Hellas, che viaggia su un duplice binario: riaccendere l’amore di una tifoseria arrabbiata e sedersi subito al tavolo nobile della B. Di mezzo c’è la conquista della Decima, intesa come promozione in A della storia gialloblù. La rincorsa è iniziata sulle Dolomiti, con le Pale di San Martino che stanno a guardare

Sezione: Focus / Data: Dom 08 luglio 2018 alle 07:30 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Anna Vuerich
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